Sì perché è successo ancora e sempre allo stesso ginocchio, il sinistro.
Speravo fosse terminata la stagione degli infortuni, ma ieri sera, un po' per imprudenza mia e un po' per circostanze avverse, mi è caduto un ragazzo sul ginocchio e questo è successo alla vigilia del mio esame da cintura marrone.
Sono mesi che ci lavoro con assiduità, non fosse altro che tutte quelle "spazzate" molto simili tra di loro sono difficili da apprendere e si fa confusione.
Non fosse altro che, memorizzando le complicate tecniche della marrone, mi sono scordata pure quelle della cintura blu che ho dovuto ripassare.
E quando tutto è pronto, quando l'allenamento si intensifica, quando mi sento abbastanza sicura per aiutare i miei compagni, ecco la pacca fisica e non solo.
Non so se domani riuscirò a riprendermi per il mio esame, certo è che adesso mi riposo.
Ma tutto questo non è una sfiga che mi spinge a dire basta e ad arrendermi, anzi, diventa sempre più una sfida affascinante, ma dal percorso impervio.
Perché non esiste vittoria senza sconfitta, perché non esiste successo senza sforzo, senza lavoro, senza allenamento, senza sacrifici.
Perché, come ho scritto su Facebook ieri sera: "sforzo+dolore= sapore della conquista.
Già, perché ho l'acquolina in bocca come a pregustare il dolce sapore della mia conquista, ma ancora non l'ho assaporata.
Attenderò, in fondo il tempo è fatto anche di attesa.
