martedì 23 febbraio 2016

Notte, gatti e....

Arriva la notte e con essa il silenzio.
Lunga giornata, con le sue corse, con i suoi rumori, con le sue preoccupazioni.
E la notte mi distende, indugio ancora un po' nella mia stanza buia, mentre tutti dormono.
Accanto a me si è acciambellata la mia gatta, poggiata col corpo sulla mia anca e con le unghie delicatamente mi tiene per una manica.
Se la accarezzo fa le fusa, il dolce suono mi rilassa.
Notte Micia e notte mondo ♡

domenica 14 febbraio 2016

2 febbraio 2016: cronaca di un esame

Dopo un massaggio quasi miracoloso, il 2 febbraio di quest'anno sono tornata sul tatami.
Ovviamente la fascia mi fa da compagna e sostegno, in attesa della risonanza magnetica, sperando di escludere danni ai legamenti.
Quella sera l'allenamento è iniziato col solito riscaldamento e poi uno studio incentrato essenzialmente su tecniche di proiezione.
Ad un quarto d'ora dalla fine della lezione, dopo esserci messi tutti a sedere, il maestro mi ha chiamata al centro: così a bruciapelo, senza nemmeno avere il tempo di emozionarmi e farmi battere forte il cuore.
I miei compagni,
circa una trentina di persone, sessanta occhi in tutto, erano seduti in ordine di cintura, in silenzio rivolti al centro del tatami.
In seguito sono arrivati un ragazzo che frequenta ken jitsu, ed un altro maestro rimasto a bordo tatami.
Il mio maestro ha iniziato col chiedermi il programma della cintura marrone.
La ragazza che mi ha fatto da uke non si ricordava più come attaccare, ed ecco che, mentre eseguivo le tecniche, le spiegavo cosa doveva fare (esempio attacco da presa o da pugno).
E così la prima tranche del mio esame è filata liscia e via con la seconda.... esecuzione della cintura arancione e poi ancora della gialla.
E la tensione saliva, eccome se saliva!
Il cuore batteva in gola, il sudore e la fatica si sentivano, sessanta occhi incollati addosso e i miei kiai! Erano forti e risuonavano nel dojo silenzioso.
Il fiato mancava e il cuore batteva e io andavo forte, sì! Stavo dando tutto, tutto di me!
E andavo in fretta, anche i taikyoku tzuki (Kata di karate che consistono in una specifica serie di parate -alte, medie, basse- e pugni diretti) li facevo di corsa, e il fiato mancava.
È stato lo stesso maestro a dirmi:
"Simona, un comando un movimento"
E i comandi erano lenti e io dovevo andare a comando.
Ed ancora ne waza (lotta a terra) con un ragazzino di circa tredici anni: trenta chili e quasi trent'anni di meno.
Energie residue bruciate dietro ad un pischello che si credeva un'anguilla e che sapeva divincolarsi e sgusciare dalla mia presa.
Compito arduo immobilizzarlo.
Ultima tranche: le cadute.
Tante cadute, Yoko ukemi, ushiro o zempo ukemi, e ancora mae ukemi e ushiro e zempo.... "dai Simona tirati sù"
E stravolta urlavo i miei kiai per buttare il fiato, per scaricare la tensione.
"Sei stanca Simona?"
"No...." (ero esausta)
Ancora ushiro ukemi.... e ancora cadute.
"Sei stanca Simona?"
"Basta!" Ormai ero uno straccio bagnato
"Risposta sbagliata"
E via ancora cadute. Finché non mi sono alzata in ginocchio, lo sguardo supplicante "pietà" e i capelli fradici sulla fronte.
"Brava Simona, torna in seiza"
E mi sono seduta coi miei compagni al mio posto.
Applausi e poi, richiamata al centro, saluto il maestro e in ginocchio sulla gamba sinistra, il maestro mi ha tolto la cintura blu e messo la marrone.
Ecco, saluto ai compagni che mi hanno applaudito e saluto finale.
Tutto è iniziato dalla cintura candida come la neve, ho intrapreso una strada senza sapere nemmeno bene cosa avrei trovato.
Tutto è iniziato con l'ansia e la paura di avvicinarmi a persone che non conoscevo.
E la mia cintura candida è già marrone.
Un grado che significa davvero tanto per me, ottenuto con sforzo, disciplina e dedizione.
Inizio a sentirmi un po' guerriera.
C'è ancora tanto da fare, c'è ancora tanto sudore, dolore, sforzo, sacrificio, disciplina.
Fatiche da affrontare con serenità, per amore del ju jitsu.

martedì 9 febbraio 2016

Settimana da brivido

Questa è una settimana da brivido per me.
A parte il fatto che questa mattina ho perso la mia gatta, sì perché mentre uscivo da casa tutta trafelata con mio figlio, la delinquente mi ha seguita.
Non avendola trovata nè in giardino, nè in veranda, mi sono subito attivata per cercarla, allertando i miei vicini e tutto il paese con appelli disperati.
Dopo quattro ore l'ho trovata mezza morta di paura nel giardino di una vicina.
Non so quanto ho camminato, ho anche schioccato le labbra per far sì che mi riconoscesse, ma mi è venuto dietro un gattone tutto grigio che si strusciava sulle mie gambe e faceva le fusa.
Pessima idea cercare il tuo gatto col tipico suono, rischi di avere al seguito la tutta la popolazione felina del circondario.
Tornata a casa dopo l'una, mi sono scavezzata per preparare il pranzo e mettere in po' di ordine in cucina.
Ero stanca morta e con un terribile mal di testa.
Ad ogni modo il pomeriggio è stato meno movimentato, nonostante avessi ancora i letti da fare.
Almeno quelli.
Sera in totale relax, ma ho tristemente realizzato che oggi c'è il festival di Sanremo e io tutti gli anni, in questo periodo, mi intristisco.
Non vedo l'ora che finisca il festival, almeno faranno timidamente capolino programmi quasi interessanti.
O  non palesemente vomitevoli.
Se poi pensiamo ai baci perugina con le frasi di fedez ... e perché non Gigi D'Alessio a 'sto punto?
Vuoi mettere con:
"Nelle domeniche d'agosto quanta neve cadrà"?
Ma sono davvero versi suoi questi?
Be' ad ogni buon conto sono io a voler dedicare una bella frase a chi ama, a chi è amato, agli innamorati.
A presto 

Lavoro ultimato

Ecco qui la sciarpina finita.




domenica 7 febbraio 2016

Domenica uggiosa di carnevale

Oggi è domenica: un'uggiosa domenica in cui i carri allegorici avrebbero dovuto sfilare, ma la manifestazione è stata rinviata.
Abbiamo trascorso in casa la giornata, quindi ho approfittato per finire il lavoro iniziato tre giorni prima.
Una raffinata sciarpina primaverile in cotone "filo di Scozia" di colore beige, finemente lavorata all'uncinetto.
Il manufatto misura in lunghezza circa 65 cm ed in altezza circa 10 cm.
Lavorazione fine e complessa, con rosone iniziale, a semicerchi e applicazione di perline rosa antico, colore ripreso anche dalla spilla che funge da chiusura.
Un accessorio che si abbina con qualsiasi colore, adatto ad impreziosire il tuo outfit.

martedì 2 febbraio 2016

Vita


Con le preoccupazioni di ogni giorno

con le paure con cui mi trovo faccia a faccia

con le noie quotidiane, questa vita mi fa la guerra.

Ma lealmente mi sfida perché mi dà le armi giuste per combattere 

e fare di me una 

guerriera.


(S.T. 02/02/2016)