giovedì 30 aprile 2015

Sapori e colori

La mia mattinata non è iniziata esattamente nel migliore dei modi: stavo scendendo lungo le scale, già pronta per andare in ufficio, quando improvvisamente sono scivolata sui gradini che erano stati lavati da poco. La caduta è stata inevitabile e, nonostante sia sbattuta violentemente con il sedere e con la mano sinistra, per mia fortuna mi sono fatta di sedere soltanto tre gradini, poi sono riuscita a fermarmi. Il dolore è stato intenso e la paura ancora più forte. Ho trattato la "parte lesa" con una crema all'arnica molto untuosa, e posso tranquillamente affermare che sto abbastanza bene adesso, anche se credo mi spunterà un ematoma.... ma va bene, suvvia!

Questa sera, mentre ascoltavo la tv, mi sono dedicata al mio lavoro. Finita la collana di cui ho parlato nel mio post precedente, ne sto facendo un'altra assai particolare, di cui pubblicherò le foto. La collana in questione è molto colorata, adatta a una donna giovane ed estrosa, amante dell'estate e dei suoi colori.

A presto!

venerdì 24 aprile 2015

Buongiorno






Eccomi qui.

Quando posso indugiare un po' di più nel letto al sabato o alla domenica mattina, mi sveglio sempre troppo presto. Stamane, per esempio, alle sette e sette minuti ero già sveglia come un grillo.
I miei due uomini invece stanno ancora dormendo  (beati loro!).

Prima di dedicarmi alle faccende domestiche vorrei parlare di un social che amo molto, ovvero Pinterest.
Credo che per gli addetti ai lavori sia un'inesauribile fonte di ispirazione, infatti vi si possono trovare fotografie reperite sul web, di qualsiasi argomento possa interessarvi.
Io ad esempio trovo moltissimi lavori all'uncinetto, oltre ai tutorial per imparare nuovi punti che ancora non conosco.

Perché non darci un'occhiata?

https://www.pinterest.com/simonatrinchera/


Dedicato all'estate I

Oggi sono riuscita anche a finire il lavoro iniziato l'altro ieri, nonostante io sia nel pieno dei preparativi per la mia prossima trasferta.

Ecco la collana/portaoggetti  finita:

Dimensioni: diametro 13 cm. Materiale: cotone 100%. Applicazione di piccoli sonagli in metallo

Accessorio versatile, da indossare come una collana o da portare come una piccola pochette avvolta attorno al polso, utile per riporre piccoli oggetti come portamonete o, ancora, un rossetto ed uno specchietto da portare in spiaggia, un i pod o similari, eccetera.

Cosa ne pensate?





giovedì 23 aprile 2015

Anteprime d'estate

Mi sento una specie di dottor Jekyll e Mister Hide presa da centomila cose tutte diverse tra loro. Di giorno sono moglie amorevole e mamma premurosa, impugno l'uncinetto e con pazienza certosina eseguo manufatti più o meno complessi, mentre alla sera, quando mi alleno, divento una sorta di animale selvatico.
Comunque, tornando sull'argomento manufatti, ho in mente molte idee da realizzare per l'estate.
Ho già confezionato un paio di maglie (delle quali presto saranno pubblicate le fotografie) e attualmente sto lavorando ad una collana, eccone un'anteprima:

davanti

dietro

Un originale portaoggetti o mini trousse, di sapore vintage che rievoca gli anni 70, vivace e colorato da indossare in spiaggia o in città, diametro 13 cm, filato in cotone 100%.

L'esecuzione di questo lavoro è stata difficoltosa, non tanto per realizzare i fiori, ma per applicare il soffietto ed in seguito il manico.
Le istruzioni relative alle varie fasi di lavorazione non sono state sempre di immediata comprensione, soprattutto perché l'immagine del lavoro finito era troppo piccola per osservare e comprendere  il lavoro finito, tanto che, mentre lavoravo, non riuscivo ad avere un'idea del manufatto, pertanto ne ho dovuto disfare alcune parti più volte, per poi rifarle ed in preda al nervosismo è stata forte la tentazione di disfare ed accantonare definitivamente il progetto che volevo realizzare.
Ma la voglia di finirlo e la pazienza hanno avuto la meglio sulle mie reazioni istintive, quindi, dopo aver letto le istruzioni più e più volte, ho cominciato ad avere un'idea molto precisa su cosa dovevo fare e come dovevo farlo.

Potete osservare il risultato nelle immagini pubblicate.
Sul davanti saranno applicati un paio di sonaglini e delle perline colorate, mentre sul dietro metterò un bottoncino che custodirà i vostri oggetti.

Cosa ne pensate?



Storie da Tatami


E' facilmente intuibile che il ju jitsu comporta uno stretto contatto fisico con il proprio compagno, e più la coppia è in sintonia, migliori e più elevati saranno i risultati raggiunti.
Ebbene, questa volta ho un compagno fisso, col quale tiro da almeno un paio di lezioni. E' un ragazzino di sedici anni: io mi trovo bene a praticare con lui e dall'altra parte lui si trova bene con me, anche perché lo sprono a proiettarmi con decisione, senza temere che mi possa fare male.

Questa sera, tra le tecniche che abbiamo studiato, ce n'era una molto simile a quella riprodotta in foto.
Il ragazzino in questione faceva l'uke, mentre io avrei dovuto eseguire la tecnica. Quindi si comincia con la presa ai baveri del kimono, si solleva l'uke con i piedi puntati sulle anche e, facendo una specie di bilanciere con i piedi, lo si proietta al nostro fianco.
Io ho fatto un errore che poi ho sentito tutto: invece di proiettare il mio compagno al mio fianco sinistro, l'ho scaraventato al di là della mia testa, ma lui mi è caduto in faccia, con l'addome sul mio naso.
Un dolore acuto mi ha piegata a metà.
Ridevo, la colpa era mia.

Nell'eseguire una tecnica di proiezione la precisione è tutto!


venerdì 17 aprile 2015

Onori ed oneri



Ieri sera allenamento e incontro multidisciplinare con un maestro di brazilian ju jitsu, l'arte marziale ha lo stesso nome di quella che pratico io, cioè ju jitsu, ma lo stile è totalmente diverso.
Mentre il mio maestro preferisce lo studio tecnico e il lavoro individuale e di gruppo, rispetto alla lotta e all'agonismo, il maestro che ieri sera ci ha tenuto la lezione lavora soprattutto a livello agonistico, dove assumono particolare rilevanza i combattimenti e la lotta a terra.
Ora, senza usare inutili perifrasi, nella lotta a terra sono abbastanza negata, un po' perché, appunto, il mio studio è basato sulle tecniche di proiezione e sui "kata", e un po' perché, per indole personale, agisco di impulso e mi accorgo di osservare e studiare poco il mio avversario, in questo senso devo imparare a concentrarmi sulle mosse dell'altro, quindi devo imparare a sentirne e prevedere i movimenti per poter così costruire ed eventualmente portare a termine la mia tecnica per immobilizzarlo.

Ebbene, ieri sera mi sono trovata spiazzata davanti ad una ragazza che in una manciata di secondi già prevedeva i miei movimenti e mi immobilizzava con un soffocamento o con una leva.
Mi chiedevo: "ma come fa?" Cercavo di concentrarmi, di studiarla, di divincolarmi o di immobilizzarla esercitando una pressione sul suo petto con il mio corpo, ma nulla da fare, uno dei miei arti restava scoperto e mi trovavo in leva.
La cosa ha suscitato in me una certa frustrazione, la mia compagna era molto brava e molto allenata, molto disponibile ad insegnarmi le sue tecniche che poi, puntualmente, era in grado di neutralizzare.
Per farla breve, durante una piccola pausa abbiamo chiacchierato un momento e ho scoperto così di aver fatto la lotta a terra con una ragazzina (quindicenne) arrivata seconda al campionato mondiale di brazilian ju jitsu.
E tutto questo, ovvero l'umiltà di una ragazza di tale livello che ha insegnato a me, cintura verde e neofita su tutti i livelli rispetto alle tecniche di combattimento, non può che riempirmi di orgoglio.
E d'altro canto mi ha insegnato un'altra cosa, la più importante: 
Il nemico da sconfiggere è dentro me.
Il mio nemico, nel mio caso, sono stati il mio orgoglio e la mia supponenza nel neutralizzare la mia compagna-avversaria.

Fossi stata un po' più attenta a quello che lei faceva, avrei imparato di più.
Ma tutto sommato ho avuto la mia lezione.

martedì 14 aprile 2015

hennè




Poiché l'età avanza e non sopportando più alla vista quegli otto capelli bianchi che spiccano sulle mie chiome scure, ho constatato che bisogna iniziare a tingere i capelli. Essendo questa una procedura, ahimè, a lungo termine, ho fatto un attento bilancio della situazione.
Già mesi fa sono andata in erboristeria a comprare uin etto di hennè e ieri l'ho applicato sui capelli. Il risultato è strepitoso: sono diventata rosso rame.
Ma prima parliamo un po' di questa pianta.
Il termine botanico è Lawsonia Inermis, un arbusto conosciuto ed impiegato da secoli in India e in Africa. Il pigmento, di colore giallo rossastro, si ottiene dalle foglie finemente tritate ed è impiegato anche per la tintura di tessuti oltreché per il più noto uso cosmetico.
Esistono in commercio varie colorazioni di hennè: neutro, nero o rosso tiziano e queste sfumature sono ottenute miscelando alla polvere originaria altri pigmenti ottenuti da altre piante (indaco per l'henné nero o mallo di noce per un colore castano).
Per poterlo applicare sui capelli occorre prima fare una specie di pastella, mescolando in un recipiente  l'hennè, che ha una consistenza polverosa, con acqua tiepida, alla bisogna si possono aggiungere gocce di olio essenziale di lavanda o di mandorla, ad esempio per casi di forfora o capelli secchi, oppure un po' di aceto (non balsamico :P) per una cute grassa o comunque per conferire ai capelli un aspetto più lucente.

I pregi di questa pianta sono innumerevoli:

1) Nutre e protegge i capelli
2) Impatto ambientale praticamente nullo
3) Non causa irritazioni alla cute
4) Risultato finale esteticamente gradevole e naturale
5) Non penetra nella fibra del capello, ma forma una sorta di pellicola colorata che lo nutre e lo protegge dagli agenti esterni.
6) Non irrita gli occhi se accidentalmente, durante il lavaggio, finisce sulle palpebre.

Gli svantaggi invece sono questi:

1) Lunghi tempi di posa (minimo, da una a tre ore)
2) L'odore caratteristico, che può non essere gradevole (a me non dispiace).
3) Impiego di guanti ed apposite protezioni su collo, viso e orecchie, visto che macchia molto e non sarebbe bello andare al lavoro o in giro con strisciate rosse sul viso o sulle orecchie :P


Ovviamente ho anche provato le tinte artificiali.

Una volta, dietro consiglio, pure il biondo e i miei capelli erano color macchia di leopardo: quell'esperienza devastante mi ha segnata per sempre.
Inoltre le tinture artificiali, anche se hanno profumazioni gradevoli e tempi di posa notevolmente più brevi, sono un concentrato di sostanze non meglio identificate e, per quanto mi riguarda, causano un fastidioso prurito sul cuoio capelluto e la cosa non mi piace molto, oltre comunque danneggiare la fibra del capello, visto che vi si deposita all'interno.

Ma visto che la Natura ci ha forniti di questa fantastica pianta, indubbiamente preferisco e consiglio l'hennè!

domenica 12 aprile 2015

sabato 11 aprile 2015

Progetti in corso

Una volta finito il gilė in lana merino, che ho sfoggiato per le feste di Pasqua assieme ad una camicia bianca (un must have nel mio guardaroba) ecco che sto iniziando il mio nuovo lavoro. 
Sono tornata a casa dalle mie trasferte e il riposo forzato non mi impedisce di pensare ai nuovi lavori da realizzare. La maglia è eseguita all'uncinetto, con un punto che ho trovato nel web, non troppo difficile da eseguire, ma molto bello da vedere.
Il modello l'ho preso da una maglia che ho già, ma lavorata ai ferri, e con opportune modifiche ecco il risultato:

Durante la fase di lavorazione


E finito il dietro


Il davanti sarà chiuso con dei bottoni, magari in legno o in madreperla, ancora devo decidere, anche se il legno "fa" molta estate e molto mare, e sarebbe pure perfetta per i primi caldi di maggio.
Il colore bianco candido è in realtà un trucco da me medesima sperimentato, per sembrare già abbronzata.