martedì 25 novembre 2014

sciarpina numero uno

In questi giorni mi sono gettata a capofitto su questo lavoro. Avevo già a disposizione un gomitolo di lana soffice e bianca, una delle migliori in commercio: la Sestrière. Ho pensato subito a delle rose che morbide donano un delicato e caldo abbraccio ad una donna elegante e sofisticata. Ma con cosa abbinare la lana bianca? senz'altro ai colori della terra, quindi ho acquistato altri due gomitoli di lana pura. Per fare le rose beige e cammello infatti ho acquistato un gomitolo di pura lana merino (marchio woolmark filatura di Crosa). Non potevo lesinare sui materiali.

La sciarpa misura 135 cm

Ecco il risultato:




Si può abbinare ad una maglia con scollo a V o a una camicetta bianca, ad un cardigan, ad una giacca fine.... a tutto ciò che più vi aggrada!!

venerdì 14 novembre 2014

Qualche giorno fa

Qualche giorno fa ho scritto un post con il quale ho celebrato l'amicizia e quanto possa essere meraviglioso un gesto gentile inaspettato.
Il mio post era questo:

Tutti i giorni percorriamo le solite strade, incontriamo i soliti vicini, le solite facce, solita gente che salutiamo talvolta stancamente, perchè stanchi  della routine. Talvolta quella gente fingiamo di non vederla, perchė ci stanca persino dire "ciao". Eppure non sappiamo che saranno quei soliti vicini a regalare una cassa di melograni a nostro figlio, quegli stessi melograni che guardavamo crescere, con una punta di invidia, nel loro giardino. E non sappiamo nemmeno che un giorno, tra quelle mamme apprensive e chiassose, una persona premurosa e discreta avrebbe fatto qualcosa di speciale per noi. Nel grigiore, nella monotonia, ogni giorno accade qualcosa di speciale che ci dona un barlume di luce. Bisogna solo saperlo apprezzare

E questo è un post dedicato alla mia amica L., che ha partecipato volentieri e con grande entusiasmo alla mia iniziativa, quella cioè di fotografarla mentre indossa le mie creazioni.

Eccola















Non esistono parole, mia cara amica, per esprimere la mia gratitudine.

E c'è da dire che ci siamo divertite un mondo :P

lunedì 10 novembre 2014

Tragicommedie da lunedì mattina

Immaginate che sia un lunedì mattina caldo e piovoso, immaginate anche una data: lunedì 10 novembre 2014. Immaginate di puntare la sveglia 10 minuti prima del solito orario, giusto per avere quella manciata di tempo in più per prendere il caffè in tutta tranquillità e nel silenzio più assoluto: 10 minuti sacri all'attivazione dei neuroni. Supponete di sentirvi svenire appena alzate, ma vi riprendete subito e con estrema calma caricate la caffettiera, mentre, guardando fuori dalla finestra, constatate con sofismi e parole ricercate che è un tempo decisamente di merda.

Andate in camera, svegliate vostro figlio con baci e pacchette sul sedere e lo invitate ad alzarsi e a fare colazione.

Tutto va secondo i vostri piani, non è poi così traumatico, come lunedì.

Quindi vi preparate, vostro figlio si lava e si veste senza una parola di protesta, i tempi combaciano con la tabella di marcia: è perfetto!
Ma improvvisamente accade qualcosa che non riuscite a controllare, qualcosa che fa precipitare la vostra fantastica mattinata.

Cercate le scarpe del bambino e non le trovate, ed un'immagine orribile appare davanti ai vostri occhi: sì perché vi ricordate che sabato, con vostro marito, l'avete accompagnato a fare equitazione, che vostro marito ha messo gli scarponcini di vostro figlio nella borsa da equitazione, che a sua volta è rimasta in macchina (che voi non avete provveduto a scaricare, perché con la testa eravate proiettate  alle lavatrici da avviare e a tutte le altre incombenze domestiche).
Constatate quindi, tristemente, che vostro marito sia andato al lavoro in auto, con le scarpe di vostro figlio.

Iniziate ad inveire contro quel rintronato, ed intanto state sudando come foste nel deserto, ma non vi scoraggiate, dite al bambino: "ok, stamane vai a scuola con gli stivali da equitazione!"
E correte perché intanto siete in un ritardo mostruoso. La temperatura è tropicale e vi infastidisce tutto: la pioggia, l'ombrello, la borsetta che scivola sull'avambraccio, il sudore sulla schiena!

Arrivate a scuola con sorprendente, estrema, puntualità e spiegate l'accaduto alla maestra, che trattiene  a stento le risate, e guardandola, tra il serio e il faceto, le domandate: "hai presente quella voglia di fare valigie e passaporto e andare su un'isola del Pacifico?"

Scommetto che in quel momento avete tutta la sua comprensione!




venerdì 7 novembre 2014

Amici

Tutti i giorni percorriamo le solite strade, incontriamo i soliti vicini, le solite facce, solita gente che salutiamo talvolta stancamente, perchè stanchi  della routine. Talvolta quella gente fingiamo di non vederla, perchė ci stanca persino dire "ciao". Eppure non sappiamo che saranno quei soliti vicini a regalare una cassa di melograni a nostro figlio, quegli stessi melograni che guardavamo crescere, con una punta di invidia, nel loro giardino. E non sappiamo nemmeno che un giorno, tra quelle mamme apprensive e chiassose, una persona premurosa e discreta avrebbe fatto qualcosa di speciale per noi. Nel grigiore, nella monotonia, ogni giorno accade qualcosa di speciale che ci dona un barlume di luce. Bisogna solo saperlo apprezzare

domenica 2 novembre 2014

Recuperando....

Lavoro eseguito su una consolle alquanto malconcia, ma in legno massello. Questa bella consolle da ingresso era  stata  degradata a mobile tv e successivamente a mobile da esterni, sebbene sia stata posta al riparo dalle intemperie. Inizialmente era stata trattata con un mordente che definisco marron cacca, pertanto la mia priorità è stata quella di carteggiare tutto il mobile con  cura, affinchė emergesse il legno originale, tra l'altro piuttosto pregiato. Dopo aver pulito e ripassato la superficie con la carta vetrata fina, ho esaudito le richieste della proprietaria, consigliandole una tonalità rosso lacca invece che nera. Infine ho trattato l'intero mobile a cera, lucidandolo a lungo. È chiaro che, pur esistendo in commercio gli smalti in bomboletta spray, io ho preferito utilizzare lo smalto all'acqua con il caro, vecchio pennello ed ecco il risultato. 
Un angolo d'oriente.

sabato 1 novembre 2014

Trasparenze

L'anno scorso per Natale ho acquistato dei semplicissimi oggetti in vetro che poi ho decorato e creato regali molto apprezzati. Ecco un piatto in vetro decorato in negativo. Il lavoro è stato piuttosto complesso, poichė ho capovolto il piatto e ho applicato le immagini, in seguito l'ho spugnato con colore acrilico ed isolato con colla vinilica e vernice trasparente. Ovviamente essendo una superficie liscia, vinavil e colore tendevano a "ritirarsi", pertanto ho lavorato procedendo per zone. L'effetto ottenuto è quello voluto, ovvero di giocare con le trasparenze e dare alla composizione un effetto "sotto vetro". Non contenta ho preparato biscotti, dolcetti e tartufi, che poi ho confezionato con carte e nastri colorati e disposti nel piatto, il tutto racchiuso in un involucro di carta trasparente.