lunedì 10 novembre 2014

Tragicommedie da lunedì mattina

Immaginate che sia un lunedì mattina caldo e piovoso, immaginate anche una data: lunedì 10 novembre 2014. Immaginate di puntare la sveglia 10 minuti prima del solito orario, giusto per avere quella manciata di tempo in più per prendere il caffè in tutta tranquillità e nel silenzio più assoluto: 10 minuti sacri all'attivazione dei neuroni. Supponete di sentirvi svenire appena alzate, ma vi riprendete subito e con estrema calma caricate la caffettiera, mentre, guardando fuori dalla finestra, constatate con sofismi e parole ricercate che è un tempo decisamente di merda.

Andate in camera, svegliate vostro figlio con baci e pacchette sul sedere e lo invitate ad alzarsi e a fare colazione.

Tutto va secondo i vostri piani, non è poi così traumatico, come lunedì.

Quindi vi preparate, vostro figlio si lava e si veste senza una parola di protesta, i tempi combaciano con la tabella di marcia: è perfetto!
Ma improvvisamente accade qualcosa che non riuscite a controllare, qualcosa che fa precipitare la vostra fantastica mattinata.

Cercate le scarpe del bambino e non le trovate, ed un'immagine orribile appare davanti ai vostri occhi: sì perché vi ricordate che sabato, con vostro marito, l'avete accompagnato a fare equitazione, che vostro marito ha messo gli scarponcini di vostro figlio nella borsa da equitazione, che a sua volta è rimasta in macchina (che voi non avete provveduto a scaricare, perché con la testa eravate proiettate  alle lavatrici da avviare e a tutte le altre incombenze domestiche).
Constatate quindi, tristemente, che vostro marito sia andato al lavoro in auto, con le scarpe di vostro figlio.

Iniziate ad inveire contro quel rintronato, ed intanto state sudando come foste nel deserto, ma non vi scoraggiate, dite al bambino: "ok, stamane vai a scuola con gli stivali da equitazione!"
E correte perché intanto siete in un ritardo mostruoso. La temperatura è tropicale e vi infastidisce tutto: la pioggia, l'ombrello, la borsetta che scivola sull'avambraccio, il sudore sulla schiena!

Arrivate a scuola con sorprendente, estrema, puntualità e spiegate l'accaduto alla maestra, che trattiene  a stento le risate, e guardandola, tra il serio e il faceto, le domandate: "hai presente quella voglia di fare valigie e passaporto e andare su un'isola del Pacifico?"

Scommetto che in quel momento avete tutta la sua comprensione!




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