giovedì 17 marzo 2016

Esprimersi

Solitamente sono una persona che sa contenersi, anche troppo se mi trovo tra altre persone.
Sono sempre gentile e mi esprimo in maniera appropriata.
Sul tatami mi diverto molto e lavoro anche molto.
Oggi è capitato l'imprevedibile.
Mentre facevamo le cadute con rotolamento, a due a due, ognuno su una riga immaginaria, è successo che il mio compagno è andato storto e avrebbe travolto anche me se durante la mia "capriola" non l'avessi visto con la coda dell'occhio.
Mi sono fermata, mi sono alzata in piedi e con tono severo e grave gli ho chiesto: "dove c. vai?"
Non posso tollerare l'invasione del mio spazio vitale, questa cosa mi da sui nervi.
Dopo il mio exploit, che nemmeno io avrei previsto, ho dato un'occhiata ai miei compagni, seri e silenziosi, forse nemmeno loro si sarebbero aspettati una simile reazione da parte mia.
Il maestro mi ha ripresa con un modo benevolo, quindi ho detto, coprendomi la bocca: "ops scusatemi" ed un sorrisino di circostanza ha smorzato una reazione che certo non si addice ad una signora.
Ma sul tatami nessuno è perfetto.
Il sudore che cola, i capelli scompigliati....
Sul tatami siamo un po' "nudi", tutti squisitamente umani.

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