martedì 5 aprile 2016

Ripresa

Dopo due settimane di riposo forzato sempre per il mio ginocchio  (sano tutto sommato, ma sto prendendo degli antinfiammatori) eccomi tornata al dojo.
Forma fisica? Poca, riscaldamento estenuante tra corsa, addominali e flessioni, due settimane sono come secoli per chi riprende ad allenarsi.
Ma ad ogni modo ho retto anche bene, senza strafare.
Ormai sono cintura marrone, mi sto preparando per il secondo kyu  (volgarmente detta marrone II) e il maestro inizia a pretendere un po' di più da me, nel senso che si aspetta che io sia precisa: mi corregge, mi osserva, si accerta che io lavori e mi dia da fare sul tatami.
Durante l'ultima lezione che ho frequentato sono riuscita a tirare soltanto una tecnica, poiché ero con un ragazzino un po' in difficoltà.
Questa volta però ho tirato con un compagno diverso e in una sera ho imparato sei diverse tecniche.
Imparato in senso lato, diciamo che le ho imbastite, poi mi toccherà memorizzarle e provarle e riprovarle finché non le avrò tirate con precisione.
Le parole del maestro sono state queste:
"Simona tu sei cresciuta e stai crescendo, continua così chissà che un giorno...."
Be' se dico che mi sono fatta il suddetto culo al dojo non esagero, perché così è stato fin dall'inizio, cioè da quando ero cintura bianca e tutto era fatica e non era nemmeno così automatico cadere.
E poi il dolore, il sangue, la dedizione e la passione mi hanno portato alla cintura marrone.
Certo, a volte ho tirato con le cinture più alte, altre volte, troppo spesso, mi sono trovata a dover tirare con persone con difficoltà e qualche nevrosi e questo ha alimentato in me un profondo senso di rabbia e di frustrazione, è stata dura in quei momenti.
E ho pure visto persone che per svariati motivi sono arrivate alla cintura nera grazie ad una "scorciatoia".
E sapete che dico?
Che io sono partita da zero e che tutto quello che ho e che mi sono guadagnata è stato solo merito mio.
Proseguirò per questa strada affatto facile, lastricata di dolore, sforzo, sacrificio.
Credo che avrò ancora molto da imparare.

Nessun commento:

Posta un commento